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giovedì 14 luglio 2011

LA RIVOLUZIONE.... QUELLA VERA PERO'....:THE REVOLUTION .... BUT THE TRUE'....



Lontano dai riflettori internazionali, il Senegal sta vivendo una stagione inedita. Il 23 giugno scorso una folla immensa e inferocita di giovani si è riversata davanti all'assemblea nazionale costringendo il presidente Wade a ritirare la scellerata riforma costituzionale per la creazione del Vice presidente della Repubblica, una mossa nemmeno tanto ingegnosa per installare suo figlio Karim come suo successore.

Babacar mi racconta che la sera prima mentre stava partecipando ad una riunione per organizzare la manifestazione la polizia è intervenuta arrestandolo insieme ad altri ragazzi senza alcuna motivazione.

Nelle celle di detenzione di Parcelles ha incontrato altri giovani arrestati senza aver commesso nessun reato che erano a conoscenza di altri arresti in altri quartieri della periferia di Dakar (Pikine, Malika, Ben Barack).

La notizia è subito rimbalzata da una zona all'altra della città e ha innescato una prima reazione. Verso le 4 di notte un gruppo di giovani ha assaltato la villa del presidente della commissione costituente (un burattino di wade) e trovandola vuota l'ha bruciata.

Verso le 9 di mattina quest'ultimo, visibilmente scosso, ha rilasciato una dichiarazione pubblica arrogante con la promessa di proseguire nell'approvazione della riforma senza cedere ad alcuna intimidazione. La risposta è stata quasi istantanea. L'assemblea nazionale è stata presa d'assalto da una folla mai vista prima.

La polizia ha eretto le prime barricate. Si racconta che un giovane si sia spogliato nudo, abbia scavalcato le barricate e sia andato incontro alla polizia urlando "uccidetemi pure". Nel giro di cinque minuti le barricate sono sparite e una delegazione di giovani ha fatto sapere ai ministri e ai deputati trincerati dentro il palazzo dell'assemblea che se avessero votato la riforma la folla avrebbe reagito di conseguenza, minacciandoli di arrivare ad atti estremi.

La tensione è salita alle stelle fino a quando il presidente wade ha deciso di ritirare la riforma. Ndiaga mi racconta che per un attimo nella folla c'è stato una sorta di sbandamento. Molti hanno incominciato a marciare bellicosamente verso il palazzo presidenziale con l'intenzione di cacciare una volta per tutte wade. Altri si sono diretti verso le gendarmerie per liberare i giovani arrestati la notte precedente. Alla fine ha prevalso quest'ultima opzione e così dopo una lunga trattativa non priva di tensioni babacar e tutti i giovani arrestati sono stati liberati.

La situazione è ritornata alla normalità fino a quando tre giorni dopo un black out di corrente elettrica totale e prolungato ha innescato rivolte e proteste in tutti i quartieri. Nelle periferie i comuni e le sedi delle centrali elettriche sono state oggetto di devastazioni e saccheggi. Alcune ville di politici sono state prese d'assalto e incendiate. La polizia e l'esercito non sono riusciti a far fronte a questa incontenibile ondata di rabbia che si è sedata solo al ripristino della corrente elettrica.

I ministri e molti deputati si sono rifugiati per un po' di giorni all'hotel Meridien difeso dall'esercito.

Ora, da più di una settimana la situazione è di nuovo apparentemente tranquilla. Tutti i quotidiani hanno pubblicato lunedì scorso una lettera aperta di Karim Wade ridicola dove cerca di prendere le distanze dalla riforma del padre senza riuscirci. Wade ormai è con le spalle al muro. Tra otto mesi scade il suo secondo e ultimo mandato. 

Parlando con i senegalesi, i più gentili dicono di lui che è un vecchio incapace con aspirazioni monarchiche. Va detto che di gentili in senegal ne sono rimasti pochi. Persino Aminata, la nostra responsabile del progetto di disabili, una ragazza forte e dolcissima, quando parla di wade sembra quasi voler lanciargli addosso la sua stampella. Tutti ripetono la frase "solo dichiarando l'intenzione a non presentarsi più per un terzo mandato (incostituzionale) e solo se rinuncierà a volerci imporre come suo successore a tutti i costi quel ladro incapace e inutile di suo figlio, nel senegal tornerà la calma". Ma questa opzione wade sembra non potersela permettere. Ndiaga mi spiega che mesi fa wade aveva cercato di designare un altro candidato del suo partito innescando un'emorragia interna e pericolosa di correnti capitanate da ministri del Pds pronti a passare all'opposizione. 

Per quanto riguarda appunto l'opposizione non sembra godere di una salute migliore del governo, con tutte le sue forze politiche dilaniate dalle lotte intestine per guadagnarsi la leadership nelle imminenti elezioni presidenziali del 2012.

Intanto i giovani protagonisti delle due giornate di giugno si stanno organizzando in un movimento chiamato 23 giugno. Saranno loro i protagonisti di una nuova stagione politica sociale ed economica in senegal? 

E' presto per dirlo. Babacar scappa via per partecipare ad una riunione di un gruppo del movimento del 23 giugno. Ma prima di salutarmi mi annuncia che entro sei mesi dal giorno delle elezioni presidenziali del 2012 la corte suprema deve dichiarare se wade può presentarsi o meno per il suo terzo mandato (anticostituzionale).

"Se la corte suprema darà parere affermativo" conclude babacar " ci sarà la rivoluzione. Quella vera, però."




Far from the international spotlight, Senegal is experiencing an unprecedented season. On 23 June, and a huge crowd of angry young men poured out before the National Assembly is forcing the president to withdraw the infamous Wade constitutional reform for the creation of the Vice President of the Republic, not so clever a move to install his son Karim as his successor.Babacar tells me that the night before while he was attending a meeting to organize the event, the police intervened arrested along with other children without any reason.Cells detention Parcelles met other young people arrested without having committed any crime that they knew of other arrests in other neighborhoods on the outskirts of Dakar (Pikine, Malika, Barack Ben).The news has been bounced from one part of the city and triggered a first reaction. At about 4 am a group of youths attacked the house of the Chairman of the Constituent Assembly (a puppet Wade) and finding it empty burned it.At about 9 this morning, visibly shaken, he issued a public statement promising to continue with the arrogant, the approval of the reform without giving in to any intimidation. The response was almost instantaneous. The National Assembly was assaulted by a crowd never seen before.The police barricades erected the first. It is said that a young man is stripped naked, he climbed over the barricades and went to meet both the police screaming "kill me well." Within five minutes the barricades are gone and a delegation of young people has made it known to the ministers and deputies barricaded inside the palace of the assembly that if they voted for the reform of the crowd would react accordingly, threatening to go to extreme acts.The tension has skyrocketed up to when President Wade has decided to withdraw the reform. Ndiaga tells me that for a moment in the crowd there was a sort of heel. Many have begun to march towards the presidential palace belligerently with the intention to hunt once and for all Wade. Others have headed for the gendarmerie to free the young people arrested the night before. The latter option eventually prevailed, and so after a long negotiation is not without tensions Babacar and all the young people arrested were released.The situation returned to normal until three days after a total blackout of electricity and sustained triggered riots and protests in all the districts. In suburban municipalities and locations of power plants have been subject to devastation and looting. Some houses of politicians have been stormed and set on fire. The police and the army could not cope with this unstoppable wave of anger that you put down only to the restoration of electricity.The ministers and many MPs have sought refuge for a while 'days at the Méridien defended by the army.Now, more than a week the situation is again quite apparent. All newspapers on Monday published an open letter by Karim Wade ridiculous where he tries to distance himself from the reform of the father without success. Wade now has their backs to the wall. Among the eight months ending his second and last term.Speaking with the Senegalese, the most gracious of him say that it is incapable with an old monarchical aspirations. It must be said that it kind in Senegal were few. Even Aminata, our project manager for the disabled, a strong girl and very sweet when he talks about wanting to throw him wade looks like his crutch. All repeat the phrase "just by stating their intention not to occur and for a third term (unconstitutional) and only if rinuncierà to want to impose as his successor at all costs that thief incapable and useless to his son, will return to calm in Senegal" . But this option does not seem to wade afford it. Ndiaga months ago I said that Wade had tried to appoint another candidate from his party triggering internal bleeding and dangerous currents of Ministers headed by the PDS ready to move in opposition.As for the opposition just does not seem to enjoy better health of the government, with all its strife-torn political forces to gain leadership in the upcoming presidential elections of 2012.Meanwhile, the young protagonists of the two days of June are organizing a movement called on June 23. They will be the protagonists of a new season social and economic policy in Senegal?It 'too early to tell. Babacar runs away to attend a meeting of the movement of a group of 23 June. But before I say goodbye today announced that within six months from the date of the presidential election of 2012 the Supreme Court to declare whether or not wade can present for his third term (unconstitutional)."If the Supreme Court opinion will so" says Babacar "there will be revolution. The real one, though."

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