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sabato 10 marzo 2012

"Catturate il capo dei bimbi-soldato" Joseph Kony

NEW YORK - Altro che caschi blu: il mondo salvato dai ragazzi di Facebook e YouTube. Quello che non sono riusciti a fare in dieci anni l'Onu, Barack Obama e il Tribunale dell'Aja l'ha fatto in 5 giorni il video più cliccato del mondo. Da lunedì a oggi "Kony2012" è stato visto più di 70 milioni di volte. Milioni di persone sanno cioè che Joseph Kony è il criminale più ricercato dal tribunale internazionale: e vogliono fermarlo. 

Un nome fino a ieri quasi sconosciuto - malgrado 30mila bambini rapiti e costretti alla guerra, torturati, mutilati - ora è il più cercato e twittato del momento. Perché questo è l'obiettivo dei ragazzi californiani di "Invisible Children": "Far diventare Joseph Kony famoso. Non per celebrarlo: ma per raccogliere sostegno per l'arresto. E creare un precedente nella giustizia internazionale". 
Sono dieci anni che Jason Russell insegue il sogno. Da quando appena laureato in cinema era finito in Africa in cerca di storie: e si era imbattutto in quell'orrore. Da allora si è messo in testa di costruire un mondo migliore: anche per suo figlio, che è il piccolo testimonial del film. Il video è lungo 30 minuti. E per i primi dieci illustra la potenza dei social media: e di tutti noi. Così, dice Jason, ha vinto la Primavera Araba. Ma perché nessuno ha fermato il massacro in Uganda? Perché il 99 per cento della gente non sapeva. Ecco dunque la provocazione: rendere Kony famoso. E per renderlo famoso 
niente di meglio che chiedere l'aiuto di persone famose. Come Oprah Winfrey che ha twittato il video ai suoi 10 milioni di iscritti. Come George Clooney che dice: "Voglio che Kony diventi più famoso di me". Come Angelina Jolie che va a parlarne alla Cnn. 
L'obiettivo è concretissimo: trovarlo entro l'anno. E la charity è la stessa che nell'ottobre scorso aveva spinto gli Stati Uniti di Obama a spedire in Uganda un contingente di cento uomini. Ma dice Russell nel video: "Se il governo non crede che alla gente importi di Kony, la missione sarà cancellata. Perché alla gente gliene importi, c'è bisogno che la gente sappia. E la gente riuscirà a sapere solo se troverà il nome di Kony dappertutto". Detto fatto: il 20 aprile centinaia di migliaia di persone si ritroveranno in piazza. Per affiggere i poster "Kony2012" realizzati da quel Sheperd Fairey che creò i poster "Hope" di Obama nel 2008.

Peccato che più di qualcuno arricci il naso. La rivista Foreign Policy parla di "semplificazione": la vicenda è molto più complessa e Kony non è più neppure più quel gran pericolo, ormai è fuggito in Congo e il suo esercito del male conta poche centinaia di seguaci. Ma le accuse più gravi sono altre: dietro l'associazione si nasconderebbe la lobby che spinge per un maggiore impegno militare degli Usa in Africa: per centinaia di milioni di dollari. E c'è pure chi avanza sospetti sull'uso dei soldi raccolti: utilizzati più per fare campagna che aiutare i bambini. "Ma è proprio così che si spingono i governi a intervenire", spiega Francesco Aureli, rappresentante alle Nazioni Unite di Save the Children, la charity più antica e autorevole, mezzo miliardo di bambini assistiti ogni anno. E quindi: "Grande operazione: giudizio molto positivo".

Certo: il video è sfacciatamente ammiccante. Ma il primo a saperlo è proprio il regista: "Nessuno vedrebbe mai un altro noioso documentario sull'Africa". Il suo, ammette, è "pop e cool": noi diremmo "figo". E infatti i ragazzi si scambiano "Kony2012" come un video di Lady Gaga. Il mostro di guerra braccato da YouTube? Più di 70 milioni di clic non si possono più ignorare.












NEW YORK - Anything but blue helmets: the world saved by children of Facebook and YouTube. What they failed to do in ten years the United Nations, Barack Obama and the Hague Tribunal has done in 5 days, the most clicked videos of the world. From Monday to today, "Kony2012" has been seen more than 70 million times. Millions of people know that Joseph Kony is the most wanted criminal by the international tribunal: and they want to stop it.
A name almost unknown until recently - despite 30 thousand children abducted and forced into war, tortured, mutilated - is now the most searched and tweeted at the time. Because this is the goal of Californian boys of "Invisible Children": "Far become famous Joseph Kony. Not to celebrate but to gather support for his arrest. It set a precedent in international justice."For ten years Jason Russell is following his dream. Since I just graduated in cinema was done in Africa in search of stories and had imbattutto in horror. Since then he has made up his mind to build a better world for his son, who is the spokesperson of the small films. The video is 30 minutes long. And for the first ten shows the power of social media and all of us. So says Jason, won the Arab Spring. But because no one has stopped the slaughter in Uganda? Why 99 percent of people did not know. Here is the challenge: to make known Kony. And to make him famous


nothing better than to ask the help of famous people. As Oprah Winfrey has tweeted the video to its 10 million members. As George Clooney said: "I want Kony to become more famous than me." How Angelina Jolie going to talk to CNN.
The goal is very concrete: to find within the year. And the charity is the same as in October last year had pushed the United States of Obama in Uganda to send a contingent of one hundred men. But Russell says in the video: "If the government does not believe that people amounts Kony, the mission will be deleted. Why him amounts to people, we need people to know. And people will be able to know if the name Kony everywhere. " Said and done: April 20 hundreds of thousands of people will gather in the square. To put up posters "Kony2012" made by that Shepherd Fairey who created the poster "Hope" Obama in 2008.
Too bad most of someone's nose wrinkled. Foreign Policy magazine speaks of "simplification": the story is much more complex and Kony is no longer even than the great danger, now fled to Congo and his army of evil has a few hundred followers. But the most serious charges are others: the association would hide behind the lobby that pushes for a greater U.S. military involvement in Africa for hundreds of millions of dollars. And there is also suspected of using the more forward of the money collected: used to campaign for more than helping children. "But this is how they push governments to act," says Francesco Aureli, the UN representative of Save the Children, the charity's oldest and authoritative, half a billion children in care each year. And then: "Great transaction: very positive."
Sure, the video is blatantly winking. But it is the first to know the director: "No one would never see another boring documentary on Africa." His, he admits, is "cool pop and" we would say "cool." In fact, the men change "Kony2012" as a video of Lady Gaga. The monster of war hounded from YouTube? Over 70 million clicks can no longer ignore.

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